L’idea era quella di trasformare l’ormai consueto e atteso evento in un’occasione speciale per porre l’accento e l’attenzione dell’intera comunità scolastica e della piccola, ma sensibile e collaborativa comunità territoriale, che le gravita attorno, sul concetto fondamentale della pace, mai come in quest’ultimo periodo così minato.
Dunque, sul fuoco del tradizionale braciere che solitamente i nostri cari nonni accendono e con pazienza alimentano per permetterci de degustare delle fumanti e squisite caldarroste, non c’erano i tipici frutti autunnali, ai quali ci siamo golosamente abituati. Il fuoco, infatti, era spento: in sua vece, a scaldare
il cuore di tutti i presenti, c’erano alcune preziose riflessioni sul tema della pace, prodotte dai nostri alunni.
Ogni classe, infatti, durante i primi due mesi di lezione, ha intenzionalmente intrapreso uno specifico e personale percorso di ricerca e riflessione sul tema della pace, lasciandosi ispirare da diverse fonti: lettura di testi poetici, di brani, anche musicali, di racconti sul tema.
Ne sono nati nuovi elaborati, più o meno lirici, piccole riflessioni, semplici, ma significative realizzazioni pittoriche, che hanno avuto come oggetto il tema della pace e delle quali ogni alunno ha dato lettura proprio durante il giorno della Festa. Nelle settimane che hanno preceduto l’evento, ciascun bambino le aveva trascritte in un bigliettino, minuziosamente decorato e confezionato, per donarle reciprocamente e in maniera casuale ai compagni, alle persone presenti e alle figure più significative che gravitano attorno alla scuola. L’evento de “La Castagnata” è divenuto così “La Castagnata della Pace”. Ne è nato inoltre anche un variopinto cartellone, realizzato con il contributo di tutti i nostri alunni, che attualmente adorna una delle pareti della nostra scuola: uno slogan, “scenario” dell’intera iniziativa, che suggella l’impegno di tutti e che recita “La Pace è nelle nostre mani”.
Così a scoppiettare, quest’anno, non sono state le castagne, ma preziosi “Pensieri di Pace”, che hanno diffuso nell’aria la concreta idea che la pace non è semplicemente l’assenza del conflitto, la non-guerra, ma è il prezioso prodotto dell’impegno costante di ciascuno di noi a rimuovere le cause degli scontri nel
nostro vissuto, nella quotidianità. La pace, ci hanno insegnato i nostri alunni, si costruisce con impegno costante e si fa anche tra i banchi di scuola o in famiglia, guardandosi negli occhi, confrontandosi, cooperando con chi ci sta vicino.
L’incantevole “Bosco di Mago Gaetano”, con i suoi alberi secolari, è stato la semplice e affascinante cornice di questo suggestivo evento che ha superato le aspettative di tutti, proprio perchè carico delle energie sinergiche di tutti, e che si è concluso con un canto e con uno spontaneo “Girotondo per la Pace”, al quale, commossi, hanno partecipato tutti i numerosi presenti.
da Segreteria
del venerdì, 12 dicembre 2025